“Ho un’idea per una APP” è una frase che molto spesso pronunciamo o sentiamo pronunciare. Ma abbiamo ormai scoperto che l’idea, da sola, spesso non basta.
Grazie alla circolazione degli smartphone e dei tablet un nuovo e innovativo mercato ha preso piede: il mercato delle applicazioni costituisce infatti un’area di crescita inarrestabile che, anno dopo anno, ha continuato a salire e a diffondersi. Non a caso la Apple vanta al suo attivo un milione di applicazioni disponibili nel proprio App Store, distaccando il market di Android (Google Play) che si attesta invece su “solo” 700.000 applicazioni. Secondo uno studio del MIP (School of Management del Politecnico) di Milano, si tratta di un’economia che cresce a tassi dell’87% all’anno, e una fenomeno così imponente è stato possibile grazie ad una straordinaria diffusione di internet e dei device di nuova generazione, come testimoniano i quasi 30 milioni che, solo in Italia, utilizzano regolarmente uno smartphone e la cui maggioranza possiede una connessione internet attiva.
Grazie a questi fattori il mercato delle applicazioni è in continua ascesa, e la mobile economy è riuscita a progredire di oltre il 50% rispetto all’anno precedente, per un valore complessivo superiore ai 600 milioni di euro. Di fronte ad un tale livello di competizione occorrono tuttavia nuove soluzioni strategiche e di marketing: servono nuovi metodi, regole che aboliscano i canoni già collaudati, per rendere l’immagine di un’applicazione solida e ben visibile. Servono strumenti che garantiscano il successo alla propria applicazione. Cominceremo da qui a scoprire quali sono questi strumenti e come raggiungerli.
A Chi è Rivolta l’Applicazione?
Sicuramente il primo passo da compiere è quello di avere un progetto in mente, un’app unica nel suo genere e ricca di caratteristiche positive. Ma non basta. Per quanto il proprio progetto possa risultare geniale, malgrado vengano spesi soldi, tempo e fatica non tutti riescono nell’impresa e 2 sviluppatori su 3 vedono sfumare il proprio progetto dopo poco più di un paio d’anni. Il principale rischio è quello di aver ignorato le esigenze dei clienti e non avere definito un chiaro modello di business. L’ottimismo è indispensabile per iniziare un’impresa, ma questo non deve tradursi nell’ignorare determinati rischi e requisiti. L’applicazione che si desidera mettere a punto ha sempre un destinatario: le applicazioni si realizzano per dei clienti.
La Formula del Successo
Se grazie all’applicazione da noi creata il cliente riesce a soddisfare una propria richiesta o a superare un problema, non solo il valore dell’app cresce ma anche le probabilità di successo aumenteranno di conseguenza. Da questo si può dedurre che le probabilità di successo sono direttamente proporzionali al valore percepito dal cliente, pertanto l’operazione che conduce al successo sarà:
Valore percepito = Benefici ricevuti – Costi sostenuti
Occorre passare dal modello centrato sul prodotto/servizio al modello customer-oriented, ovvero orientato all’offerta di soluzioni che offrano il massimo valore possibile ai futuri clienti. La nostra prima tappa consiste nel definire e comprendere se la nostra idea geniale genera effettivamente un valore. Ovviamente andrà prima condotto uno studio approfondito per indirizzare l’applicazione verso uno specifico cliente, quello più adatto al nostro prodotto, così da massimizzare il valore e aumentare le sue probabilità di successo. Per capire se l’app sia customer-oriented e verificarne il valore, servono alcune domande indicative e generali:
- c’è un compito che la nostra app risolve ?
- c’è un problema che la nostra app elimina?
- c’è un desiderio che la nostra app esaudisce?
- c’è un miglioramento sostanziale che la nostra app apporta?
Dopo la giusta intuizione, le informazioni sopraelencate e la formula del valore percepito, resta solo un’ultima tappa da raggiungere, ovvero rispondere alla domanda: “cosa spinge a comprare il mio prodotto?”
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