Le ricerche di mercato
Come abbiamo visto, per creare un sito web è importante sapere da dove si parte e dove si vuole arrivare, analizzando tutti i dettagli della propria attività e capendo chi sono i destinatari e gli utenti del proprio sito.
Infatti, conoscere il target del sito web è un fattore davvero essenziale nella progettazione di un sito web, strettamente legato alla definizione dei traguardi da raggiungere. Ma come si può identificare il target del proprio sito? Quali strumenti si possono utilizzare a tale scopo? Un mezzo importante per fare ciò sono le ricerche di mercato. Si tratta di un’espressione spesso sentita un po’ ovunque, ma per dovere di chiarezza spieghiamo di cosa si tratta.
S
- Andare sul sito;
- Cliccare sull’homepage col tasto destro;
- Scegliere ‘Vedere pagina sorgente’: questo porterà all’HTML della pagina specifica;
- Digitare ‘Analytics’ o ‘UA’;
- Dovrebbe uscire un codice tipo questo: UA-159492-3;
Ricerche di mercato: cosa fare in caso di assenza di dati?
Se il codice di cui sopra non compare, significa che lo strumento Google Analytics non è presente sul sito. Rimediare è molto semplice: basta contattare il servizio e richiedere tale strumento. Dopodiché, sarà necessario attendere almeno un mese, affinché lo strumento raccolga tutti i dati necessari per un’analisi accurata.
Cosa fare coi dati di analisi?
Se lo strumento Google Analytics (o il qualunque altro sostituto) è presente sul sito, accedere ai dati di analisi è estremamente semplice: se non vi si ha accesso, è sufficiente chiedere al gestore del servizio e farsi aggiungere come admin. La domanda a questo punto diventa: quali sono i dati da tenere in considerazione?
La risposta è multipla:
- Traffico
- Contenuti
- Traguardi
Il traffico sul sito web è un’informazione essenziale che serve per capire se e come intervenire. È infatti importante sapere quanti utenti visitano il sito e in che ore del giorno. Se possibile sarebbe anche utile poter conoscere l’identità dei visitatori del sito, ovvero le caratteristiche anagrafiche (età, sesso, istruzione, lavoro ecc.) di tale utenza. In questo modo è possibile reindirizzare il sito verso la giusta direzione, effettuando le modifiche necessarie a tale scopo.
Nessun sito può prescindere dalla qualità dei contenuti, su questo non ci piove. È infatti essenziale offrire ai propri utenti contenuti originali e veritieri, che attirino i potenziali clienti e li trattengano sul sito. Per capire cosa piace di più è sufficiente anche solo andare a guardare quali sono i contenuti del sito che hanno ottenuto maggior traffico, in modo da capire le preferenze del proprio target e lavorare in quella direzione.
Potrebbe sembrare un fattore secondario, ma in realtà tenere traccia di traguardi riguardanti, ad esempio, il numero di click, il numero di vendite, il numero di condivisione e via dicendo, è molto importante, sempre ai fini dei contenuti e del traffico, per sapere in che direzione procedere.
Conoscendo questi dati, e tenendo presenti questi fattori, è possibile rispondere a domande importanti sempre ai fini di un eventuale reindirizzamento del sito web:
- C’è una differenza tra i dati presenti e quelli passati?
- Ci sono pagine che fanno calare il traffico? Quali sono?
- Quali sono i traguardi?
- Il sito è indirizzato verso il tipo di utenza che effettivamente lo visita?
Analisi dei dati del sito web: gli strumenti alternativi
Google Analytics può fare la differenza se lo si sa usare, ma non sempre è sufficiente. Se il sito ha particolari problemi a raggiungere i suoi scopi, infatti, potrebbe essere necessario prendere qualche misura extra. Non necessariamente ciò significa strafare, basta anche solo guardare a strumenti alternativi per l’analisi dei dati, quali ad esempio i seguenti.
- Mappe di calore. È possibile ottenere un resoconto grafico delle pagine, dei punti del sito su cui gli utenti si soffermano di più: monitorando i click e i movimenti del cursore è possibile sapere dove e come intervenire.
- Video dello schermo e screenshot. È come soffermarsi a fissare lo schermo da sopra la spalla dell’utente. Serve a capire dove questi ha cliccato e quali pagine del sito ha visitato.
- Test specifici. Se guardare ai dati di analisi non basta, si può sempre ricorrere alle care vecchie ricerche di mercato più classiche: prendere un gruppo di utenti, fargli usare il sito web, senza alcuna influenza esterna, quindi raccogliere i dati riguardanti il traffico.
- Chiedi e ti sarà dato. La raccolta dati aiuta a individuare eventuali punti ciechi del sito e via dicendo, ma spesso basta anche solo chiedere direttamente agli utenti: lo si può fare tramite dei sondaggi specifici, magari in occasione di miglioramenti al sito. Oppure ancora si possono lasciare dei brevi questionari che gli utenti dovranno compilare, inserire dei pop-up con dei messaggi call-to-action che invitano a lasciare un’opinione.
In conclusione, poiché sapere è potere, è sempre meglio essere troppo meticolosi con le ricerche che ignorarle del tutto: può fare la differenza tra un sito che non visita nessuno e un posizionamento in prima pagina su Google . Le ricerche di mercato sono quindi un ottimo strumento a cui affidarsi per creare un sito web di successo e possono evitare di farvi incorrere negli errori comuni nella creazione di un sito web, che spesso riguardano proprio il target di riferimento o la direzione da prendere.