Con il termine seo off page vengono indicate tutte le attività che il webmaster, o gli utenti esterni, compiono al di fuori di un sito per aumentarne il ranking sui motori di ricerca.
Anche se molte persone associano la seo off page con la link building, in realtà c’è molto di più dietro di essa.
L’ottimizzazione dei motori di ricerca on-page avviene all’interno del sito, mentre la seo off page avviene al di fuori del sito.
Per esempio, se il webmaster scrive un guest post per pubblicizzare la sua attività su un altro sito oppure lascia un commento sotto un articolo che ha trovato interessante, sta facendo una promozione off page del proprio sito.
Seo off page: le tecniche del 2019 che funzionano
Esistono numerose tecniche seo off page che possono essere utilizzate per dare la spinta decisiva al proprio business, ma non tutte funzionano.
Lo scambio di link, che fino a non pochi anni fa garantiva un buon posizionamento, oggi funziona solo in parte, perché è sufficiente ricevere un link spam, o che colleghi ad un sito infetto, per entrare nella black list di Google ed essere bannati.
Quali sono quindi le tecniche seo off-page che funzionano nel 2019? Eccone alcune:
- Blogging: un blog è un diario, un giornale o una piattaforma, che viene aggiornato da una persona o da un gruppo di persone con lo scopo di sostenere una causa, raggiungere una nicchia di persone oppure un obiettivo comune, scrivendo guide e dando informazioni utili. Il blogging è una delle migliori tecniche seo off-page in circolazione perché consente non solo di far crescere un business, ma anche la brand awareness e il proprio bacino di utenti.
- Guest posting: conosciuto anche come guest blogging, permette di pubblicare un proprio contributo, in genere sotto forma di articolo, su un sito autorevole con lo scopo di fare link building, di aumentare la propria autorità, di stabilire una relazione con il proprietario del sito ospite e con i suoi utenti e anche di far crescere la brand awareness. Il guest blogging è anche una delle strategie più efficaci di inbound marketing, perché se si gioca le proprie carte in modo corretto, permette di aumentare il traffico, i leads e le vendite.
- Social media: anche i social network fanno parte delle tecniche seo off page, perché possono essere usati per accrescere la brand awareness, il traffico verso un sito e ottenere conversioni, leads e vendite.
- Give away: i give away ritenuti di valore dai partecipanti aiutano a far crescere la brand awareness, i followers, i leads e le vendite, nonché a promuovere un nuovo prodotto o un nuovo servizio. Per organizzarne uno è sufficiente stabilire l’obiettivo del give away, pianificare la sua lunghezza e il luogo in cui verrà ospitato, scegliere il premio, impostare la landing page e promuoverlo ovunque.
- Comunicati stampa: sono delle comunicazioni scritte che annunciano l’arrivo di un evento, di un prodotto o di una novità da parte di un’azienda, di un’organizzazione no profit o di una start up individuale. Fino a non pochi anni fa venivano pubblicati per lo più sui giornali, mentre adesso possono essere postati anche sui blog. Possono aiutare a promuovere un sito, i suoi infoprodotti o un servizio.
Seo off page: in cosa si differenzia rispetto alla seo on page?
La seo off page e la seo on page sono entrambe importanti per far sì che una campagna di SEO business abbia successo, tuttavia tra le due esistono differenze molto sottili e, che per completezza di informazioni, riportiamo qui di seguito.
La seo on page è l’operazione attraverso cui il webmaster ottimizza le diverse parti del sito per migliorare il suo posizionamento nel ranking della search engine.
È un aspetto su cui ha il pieno del controllo e che riguarda in particolare le pagine interne.
La seo on page include:
- Il titolo (chiamato anche Title tag), dove il webmaster può inserire una o più keywords, anche long tail, per migliorare il posizionamento nella query della search engine.
- Gli headings (o H1), usati soprattutto per evidenziare il titolo del paragrafo più importante e, per questo motivo, la search engine tende a darci più rilevanza. Per aumentare le possibilità di raggiungere una posizione elevata nella query, è una buona idea inserire anche le keywords negli headings, a condizione che le stesse riflettano il contenuto della pagina.
- L’url, che non dovrebbe mai essere modificato.
- L’alt text per le immagini, che il visitatore non vede perché viene inserito nella parte “testo” dal webmaster, ma che può tornare utile per migliorare il proprio ranking. In che modo? Inserendo delle keywords per descrivere l’immagine, di modo che la search engine capisca il contenuto della pagina.
- La velocità di upload di una pagina: un sito veloce e che impiega pochi secondi a caricare, oltre ad offrire la migliore esperienza di navigazione al visitatore e a spingerlo a ritornare, può influenzare in modo positivo il ranking.
- Il contenuto di una pagina, che dev’essere utile per i visitatori. Dopotutto, se stanno cercando qualcosa di specifico nel sito, devono essere in grado di trovarlo. Dev’essere facile da leggere, privo di errori grammaticali e di sintassi, e dev’essere considerato di valore dall’utente.
- Link interni: utili per il visitatore, perché gli permettono di navigare più agevolmente tra le pagine interne, e anche per la search engine, in quanto le consentono di trovare in fretta il sito e di mostrarlo ad un utente in cerca di specifiche informazioni.
La seo off page invece si svolge al di fuori del sito e consiste sia nel ricevere citazioni (tramite link) da parte di altri siti, sia nel condividere dei contenuti sui social media o nel praticare il guest blogging su siti che trattano argomenti affini al proprio.
Tutte queste azioni, su cui il webmaster (fatta eccezione per il blogging interno) non ha alcun controllo, oltre ad aumentare il ranking del sito, hanno lo scopo di accrescerne l’autorità e il traffico di utenti.