Seo per Google – Alla base del lavoro di ottimizzazione e implementazione dei contenuti agli occhi di Google troviamo il seo per indicizzazione e il seo per posizionamento. Questi due elementi sono per un sito i due parametri di partenza che occorre tenere ben presente quando, una volta creato un sito, si punta ad accrescerne la visibilità e la popolarità.
Il contesto digitale del web 2.0 vede come colonne portanti i motori di ricerca. Si tratta di sistemi automatici che, partendo da una raccolta di dati, sono in grado di fornire su richiesta indici di contenuti disponibili, ordinati in base alla rilevanza dettata dalla parola di ricerca. Quello di maggior utilizzo oggi in occidente è indubbiamente Google.
Chiaramente, ognuno vorrebbe che il proprio sito o il proprio contenuto fosse tra i primi risultati della pagina di ricerca quando un utente digita una certa domanda. Si otterrebbe così una migliore reputazione, indice di autorevolezza, competenza e rapidità di diffusione, funzionale ad accrescere il traffico online.
Per ottenere questo risultato non ci sono garanzie, infatti gli algoritmi che governano queste logiche sono protetti e in continua mutazione, ma due principi da tenere bene a mente sono esattamente l’indicizzazione e il posizionamento, alla base del processo seo per Google.
Seo per Google: L’INDICIZZAZIONE
Fare seo per Google vuol dire innanzitutto preoccuparsi di essere indicizzati su Google. Al fine di avere successo bisogna prima di tutto comprendere le logiche a monte di come lavorano i motori di ricerca. In questo caso ci focalizzeremo su Google in quanto di più larga diffusione.
La dinamica è organizzata su diversi momenti. Quando l’utente digita il proprio dubbio nella speranza di trovare tutte le risposte su internet, ottiene tendenzialmente una quantità più che soddisfacente di risultati in pochissimi secondi. Questo è possibile grazie al fatto che, in realtà, la ricerca da parte di Google è già avvenuta in precedenza, e quello che l’utente finale vede è un lavoro più sottile di esplorazione da contenuti a contenuti sfruttando i link e i collegamenti ipertestuali caratteristici di questa realtà.
Per essere presenti nella famosa ranking page (ossia la pagina i cui compaiono tutti i risultati di una ricerca) occorre che il proprio sito venga indicizzato dal motore di ricerca. Tale operazione implica l’azione dei crawler, software in grado di analizzare i contenuti di rete in modo automatico per conto dei motori di ricerca. Questi bot si muovono, o meglio, strisciano (dall’inglese ‘to crawl’ = strisciare verso), lungo i link che collegano pagina a pagina, generando quindi una serie di correlazioni tra testi, immagini e informazioni di diversa natura. I movimenti dei crawler avvengono in momenti diversi da quando l’utente effettua la ricerca, in questo modo si assicura la presenza di un indice già pronto nel momento in cui il motore di ricerca sarà interrogato, garantendo velocità ed esaustività. Le combinazioni che risulteranno dall’ attività di crawling possono quindi essere soggette a variazioni, cambiando di continuo.
All’interno dell’attività di seo per Google, è anche possibile segnalare, attraverso specifiche procedure tecniche, la presenza del sito direttamente al motore di ricerca. Strumenti come Google Search Console, consentono di inviare i sitemap o gli specifici url delle proprie pagine e sottoporli a scansione per verificare che queste ultime rientrino nell’indice nella loro forma più aggiornata.
Seo per Google: IL POSIZIONAMENTO
Una volta dentro il database delle pagine conosciute da Google, occorre lavorare per scalare le prime posizioni delle classificazioni con cui il motore di ricerca fa apparire i risultati al momento di una ricerca.
Riuscire a posizionarsi nella prime pagine è importante, basti pensare che si stima che solo la prima pagina genera circa più del 90% del traffico totale su Google, la seconda appena il 5% e percentuali che variano tra l’1% o meno dalla terza in poi. Si comprende qui l’importanza di fare seo per Google.
I fattori che intervengono nel posizionamento e sono funzionali a fare seo per google sono davvero tanti, alcuni elementi basilari da tener presente quando si caricano contenuti online sono:
- la qualità,
- la freschezza e l’aggiornamento dei contenuti,
- la sicurezza dei contenuti,
- l’accessibilità a livello linguistico,
- l’universalità della ricerca a livello contenutistico (quindi avere un unico punto di accesso per diversi contenuti),
- il contesto in cui si muove l’utente (legato alle dinamiche di cookies e profilazione).
Seo per Google: – Searh Engine Optimization
Le operazioni appena descritte sono riassunte all’interno dell’etichetta SEO, che abbiamo finora nominato. Acronimo di Search Engine Optimization, è definito come tutte quelle tecniche e attività volte a migliorare l’indicizzazione e il posizionamento di un contenuto web nella SERP (Search Engine Results Page). Fare seo per Google può avvenire mediante un posizionamento organico, appunto perché il sito viene ottimizzato attraverso operazioni ‘naturali’ riguardanti la sua struttura, la sua pulizia e il suo aggiornamento. La gestione può avvenire in maniera autonoma, ma è anche possibile rivolgersi a tecnici del settore. Business Competence offre percorsi di consulenza per l’indicizzazione e il posizionamento in grado di sviluppare i miglioramenti adatti ad ogni contenuto e sito.
Quando invece la seo per Google avviene in maniera non organica, allora siamo sotto l’etichetta di SEM, acronimo di Search Engine Marketing, o SEA, acronimo di Search Engine Advertising. Definite come tutte quelle tecniche e attività a pagamento funzionali a promuovere un sito o un contenuto nella SERP. Attraverso un meccanismo ad asta, è possibile acquistare delle keyword, le quali, una volta digitate dall’utente, permetteranno di raggiungere l’indicizzazione e il posizionamento desiderati in modo automatico, fornendo posizioni privilegiati nella SERP.
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Seo per Google, in conclusione, si declina principalmente in indicizzazione e posizionamento. Sono sicuramente due fasi ben diverse relative alla presenza di un contenuto online: se il primo mi permette di essere incluso nella pagina dei risultati di ricerca, il secondo lavora per migliorare qualitativamente i contenuti agli occhi dei GoogleBot, di modo da far sì che questi emergano nelle prime posizioni.
Ma bisogna tenere presente anche l’esistenza di una connessione tra l’indicizzazione e il posizionamento: se l’indicizzazione è condizione necessaria per il posizionamento (nel senso che se il sito non è indicizzato il problema del posizionamento non si pone neanche), allo stesso tempo le tecniche di posizionamento possono contribuire al processo di indicizzazione, poiché interagiscono ad esempio con i crawler e rendono maggiormente di rilievo il contenuto o il sito favorendone la sua indicizzazione.
Dunque, quando si sviluppa un contenuto pensato per il web, fare seo per google è una buona abitudine. Bisogna tenere sempre presente l’indicizzazione e il posizionamento come due fattori distinti ma interconnessi e tra loro influenti, condividendo le tecniche e gli accorgimenti utili per il loro miglioramento qualitativo.
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